Lettera di Umberto (nome di fantasia)
Buongiorno
Senatore della Repubblica
Cerco nel suo ascolto ciò che lo Stato italiano fino ad ora non è stato in grado di darmi finora: Aiuto per proteggere i miei figli e riportarli ad una sana e naturale Bigenitorialitá
Descrivo brevemente i fatti
Ho due figli: Adele (12 anni) Lucio (quasi 9 anni) (Nomi di fantasia)
Esco di casa 6 febbraio 2017 a causa delle grosse liti tra noi due genitori, le violenze fisiche e verbali messe in atto dalla famiglia di lei nei miei confronti durante i litigi (purtroppo anche io in alcune occasioni non sono stato solo vittima di questa violenza ma ho reagito alle loro provocazioni ) avevo scelto la separazione per tutelare i nostri figli (all’epoca quasi 10 e quasi 7 anni)
La madre dei bambini, dopo nemmeno 24 ore cerca da subito di impedirmi di rivederli (non voleva separarsi, era ancora innamorata di me)
Da maggio del 2017,quando mia moglie ha scoperto che ho avuto, sulla fine del matrimonio, una relazione extraconiugale ,non ho più partecipato alla vita dei miei figli che mi sono stati totalmente alienati contro
Bambini che mi amavano e di cui ero il compagno di giochi preferito, ora mi temono e mi odiano
Nella vicenda sono, attualmente, coinvolti:
Avvvocati, Tribunale dei minori,Carabinieri, Garante per l’infanzia della Lombardia, Tribunale ordinario, Assistenti sociali, Neuropsichiatri infantili, Incontri protetti
Educatrici.
Quale è la situazione attuale?
Vedo i miei ragazzi ogni 15 gg per due ore (in realtà i bambini vanno via dopo 15/20 minuti poiché ....”non possiamo obbligarli a rimanere ...”non possiamo obbligare la madre a non stare di sotto ad aspettarli ....”
E loro, I miei amori, Scivolano via sempre di più ..
Il mio unico desidero è’ che per quanto colpevole e violenta sia stata la madre dei miei figli, dopo un percorso sanitario che la aiuti a capire gli errori e ad essere un Vero Genitore e si giunga ad un Affido Condiviso Paritario
In due anni, pur pronunciandosi il tribunale di Bergamo sull’affido condiviso, la madre li ha sempre tenuti lontani da me.
Recentemente il Giudice del nostro processo civile pur avendo stabilito l’affido condiviso, di fatto, non è cambiato nulla perchè la mamma dei miei figli continua ad avere l’assoluto controllo sui figli che sulla carta sono stati affidati ai servizi sociali territoriali. La mia storia certamente, assomiglia a tante altre storie che Lei già avrà sentito.
Non voglio che i miei figli rimangano orfani di un padre vivo!
Premetto che io ho perso (per malattia) mio padre quando avevo 9 anni e conosco lo strazio di un genitore perso anzitempo
Ci aiuti la prego
Umberto
Risposta del sen Pillon
Gentile sig. Umberto,
Grazie per averci scritto condividendo con noi la sua storia, come migliaia di altri genitori separati cui sono stati sottratti i figli. Ne terremo conto così come abbiamo fatto con le circa tremila email arrivate sino ad oggi: storie di papà umiliati e privati dell'amore dei loro bambini.
Come già comunicato nelle scorse settimane, abbiamo lavorato con un team di tecnici (giudici, avvocati, psicologi) al testo unificato, coordinato con gli elementi più positivi degli altri ddl presentati in Commissione e i migliori contributi raccolti durante le audizioni. Non appena a settembre riprenderanno i lavori parlamentari, dopo la sospensione estiva, presenteremo il testo unificato che dovrà essere approvato in tempi ragionevoli con la collaborazione degli alleati del Movimento 5 stelle. La rassicuro che nel nuovo testo sono fatti salvi i principi cardine della riforma presenti nel contratto di governo: bigenitorialità, tempi paritetici di frequentazione (con adeguate distinzioni per fasce d'età), doppio domicilio, mantenimento diretto e videoregistrazione degli incontri con i servizi sociali.
Si va avanti senza paura!
Un caro saluto,
Sen. Avv. Simone Pillon
Vicepresidente della Commissione bicamerale infanzia e adolescenza
Capogruppo per la Lega in Seconda Commissione Permanente (Giustizia) del Senato
della Repubblica